Come potete vedere nelle mie foto io, per questo viaggio, ho portato due abiti, uno più leggero, quello rosso ed uno più pesante, quello grigio e verde, entrambi realizzati in lana a tessitura piana o tabby. Ma la vera differenza sta nel modello, quello rosso è tagliato come il Moy Gown mentre quello bipartito è il modello dai reperti groenlandesi D10584 ( o nordlund 42) reperti nordici di modelli che comunque, a mio parere, si ritrovano anche in tante immagini dei Tacuinum Sanitatis italiani.
Quello che ho notato è la differenza nella vestibilita.Per quanto entrambi comodi per lavorare, e ricordo che io, per la maggior parte del tempo in questo viaggio lavoro come asinaia, il Moy Gown è decisamente migliore; lascia più libertà di movimento nelle spalle e rimane decisamente più a posto rispetto alla manica col gherone inserito.
Entrambe le maniche, come si può vedere dalle foto, sono molto aderenti ma entrambe ugualmente comode, la differenza si riscontra a livello movimento e respirazione che, nel bipartito, è decisamente più compressa dall’ aderenza del vestito (qui salite del 12/15 % ne abbiamo trovate anche 2/4 al giorno, così, come ridere) tanto basta che spesso tende a slacciarsi oppure si vedono proprio i bottoni tirare, questo nonostante sia sicuramente dimagrita qualche chilo durante il viaggio.
Dalle foto si noterà che ne ho anche persi due, ma quello è stato a causa di una piccola “discussione “ con l’asino.
Francesca