Il tempo si è rimesso al bello: iniziata con un cielo ancora scuro di nuvole, la giornata si è fatta via via più calda, le nubi si sono diradate sempre più e noi ne abbiamo approfittato per rimetterci in pari con la nostra tabella di marcia.
Abbiamo lasciato con calma l’accogliente albergue che è piaciuto tanto a tutte e tre. Primo paesino attraversato San Justo de la Vega e sì, lo ammetto, ho pensato a don Diego e allo Zorro in bianco e nero della mia infanzia.
La città importante della giornata è stata Astorga, ancora una volta di fondazione romana, con il nome di Asturica Augusta. Todra per arrivarci ha coraggiosamente affrontato la complicata passerella metallica che supera i binari, incoraggiata e rincuorata da Francesca.
Puntavamo alla piazza della cattedrale, ma oggi era giorno di mercato e ci è toccato fare l’ennesima deviazione. Poco male, ci siamo arrivate comunque e ci siamo concesse una foto davanti al palazzo di Gaudí e il tempo di una breve visita, con il ciuchino che intanto intratteneva i fan.
Nel museo della cattedrale, attraversato di corsa, ho scoperto perché così tante Santa Marina lungo il percorso, si tratta di una martire galiziana su cui indagherò, e ho ritrovato la narrazione dell’arrivo delle spoglie di Santiago in Spagna, con la regina Lupa che cerca di eliminare i suoi fidi discepoli.
E molte altre erano le cose interessanti, qui qualche immagine colta al volo tra museo e cattedrale.
Mentre proseguivamo con la tappa odierna, ci ha raggiunto un pellegrino costaricano che quando ha visto che il nostro ciuchino tentava di fermarsi ogniqualvolta vedeva uno dei suoi fiorellini azzurri preferiti che crescono selvaggi a bordo strada, gliene ha raccolto una bracciata e glieli allungava camminando. Insomma ormai non vmci limitiamo più alle foto, Todra riceve anche fiori dai suoi fan! E a noi, sue accompagnatrici, ha donato dei dolcetti. Un’altra persona gentile che si aggiunge al lungo elenco.
Pausetta lungo la strada poco prima di Murias de Recivaldo e poi abbiamo raggiunto Santa Catalina di Somoza. Todra oggi è ospitata in un giardino chiuso, ci hanno pregato di legarla comunque perché ci sono delle giovani viti appena piantate. Non sanno che il nostro asinello è troppo preso dalla sua bella erbetta per accorgersene…
Quanto a noi, alcune nostre compagne di camerata sono rimaste affascinate dalla nostra dotazione medievale e ne hanno parlato a lungo con Francesca e poi con me. Con Annie abbiamo condiviso il tavolo a cena, per una bella serata e una piacevole chiacchierata. Domani ci aspettano nuove montagne e pregustiamo i differenti paesaggi. Un po’ meno la salita…