Io oggi mi voglio scusare perché, nonostante la mia buona volontà, non ce l’ho proprio fatta a fare più di 22 chilometri. Lo so che per un asino dei Pirenei della mia età non sono molti, ma ho avuto una nottata terribile, lasciate che vi racconti.
Ieri sera sono stato sistemato in un recinto già abitato da altre bestie. Le immancabili galline, un gatto ed un paio di capre; all’inizio sembravano decisamente amichevoli ma a notte fonda, proprio quando è giusto che un onesto lavoratore si goda il suo meritato riposo queste ultime hanno cominciato ad importunarmi.
Scusa, ma tu che fai?…Dormi qui?…Ma perché?…E quanto ti fermi … Sai questa è casa nostra …Ma chi ti ha invitato? …
Ed io giù a spiegargli che sono un asino pellegrino, che il mio lavoro è accompagnare i pellegrini a Santiago, che non ero assolutamente interessato al loro recinto e che sicuramente la mattina dopo me ne sarei andato, appena possibile aggiungerei.
Insomma, tutta la notte avanti indietro con questa sciocca tiritera, perché le capre sono un po’ stupide, non si ricordano mica nulla e dopo venti minuti erano di nuovo lì con le stesse domande ad impedirmi di dormire.
E quindi stamattina ero distrutto, mi son trascinato sui sentieri ed alla seconda cittadina ero così stanco che mi sono buttato a terra. Per fortuna le mie due pellegrine sono state comprensive e ci siamo fermati prima. Adesso sono nel prato dietro l’ albergue a cercare di riprendere le forze. Spero domani di essere tornato lo splendore di asino che sono di solito. Buonanotte a tutti.