Oggi siamo partite sotto un cielo oscurato da nuvole che sembravano promettere pioggia, ma un vento forte le ha sempre respinte alle nostre spalle. La strada è stata quasi sempre agevole, perfino ampia, e Todra ci ha seguito senza cedere troppo alle tentazioni delle sue erbe preferite.
Abbiamo fatto tappa a Los Arcos, centro di origine romana, che sulle prime ci ha fatto l’impressione di un villaggio disabitato, abbiamo dovuto raggiungere la piazza su cui affaccia la chiesa parrocchiale, ancora una volta un misto di stili ed epoche, per vedere un po’ di movimento.
Dal centro siamo uscite attraversando la Puerta de Castiglia e lasciata la cittadina abbiamo attraversato campi fino a raggiungere Sansol e la vicina Torres del Rìo, meta della nostra camminata odierna, due paesi che si fronteggiano su piccole alture.
Lasciata Todra in un campicello stavolta meno appetitoso del solito e dopo aver riprese le forze abbiamo visitato la chiesa del Santo Sepolcro, risalente al XII secolo, che riprende nelle forme ottagonali quella di Eunate vista pochi giorni fa, e come quella attribuita senza prove certe ai Templari e con probabili funzioni sepolcrali.
Un luogo che ci ha ripagato della fatica della camminata e che una volta di più ci ha donato la suggestione della luce del meriggio filtrata da una sottile lastra di alabastro. Splendida la volta arabeggiante, i capitelli tutti differenti, il nome di San Giacomo ripetuto in alto. Notevole anche il crocefisso, ovviamente con i due piedi ancora accostati.
Oggi abbiamo incontrato soprattutto brasiliani e italiani, di qusti un terzetto che si è fermato nel nostro stessi albergue e che vi ha detto di aver visto le nostre foto sulla pagina di un ostello di Saint-Jean-Pied-de-Port. Il nostro ciuchino sta diventando un vip.
Siamo pronte per la nostra ultima notte in Navarra.