Il giorno in cui abbiamo chiuso le valigie, serrato la porta di casa, salutato persone. Il giorno in cui inizia la marcia a ritroso nel tempo ma ancora lo spostamento prevede mezzi diversi dalle nostre scarpe, treni diversi per arrivare al primo appuntamento, quello tra Francesca e Marina.
Il tempo per un pensiero per chi ci ha aiutato ad arrivare fin qui, che ci ha chiamato matte ma ci ha regalato un pezzo del nostro bagaglio, che ha confezionato apposta un accessorio perché vorrebbe venire con noi ma stavolta non può, che ci presta un suo nuovo lavoro dicendo “così lo testate”. Un pensiero per chi un po’ ci ammira, un po’ è preoccupato per noi – o per Todra, sapremo gestire il terzo elemento del nostro sodalizio? Non dimentichiamoci che l’asino a Compostella c’è già arrivato.
Sappiamo che sarete con noi ad ogni passo, aspetterete notizie, vivrete con noi ogni giornata. Con noi porteremo i pensieri e le speranze che ci avete affidato, e ci sospingerete quando i piedi faranno male e sarete la risposta migliore a “perché siamo qui a marciare?”
Ultreya!
L’immagine di oggi è il primo “Beutelbuch” con cui si è cimentato Achille, un libro da portare alla cintura. L’abbiamo trasformato nel taccuino in cui prendere appunti sul nostro viaggio. Mi è sembrato il posto più bello per questa lettera “C” ricevuta in dono. C come coraggio, ma anche come Cammino, compagnia, condivisione.