Dell’abbigliamento dei pellegrini faceva obbligatoriamente parte un cappello a larghe tese, di feltro scuro, da allacciare sotto il mento, che l’avrebbe protetto dal sole cocente ma anche dalle intemperie, spesso adornato dalla capasanta, che lo rendeva immediatamente riconoscibile.
E così anche Francesca e Marina si sono premunite del copricapo d’ordinanza. Il suo nome è pètaso, poiché richiama il copricapo portato da contadini e viandanti nell’antica Grecia, spesso raffigurato in testa al dio Ermes. Così ci sentiremo un po’ mitologiche anche noi.
Nell’immagine, il povero pellegrino Ulrico, raffigurato all’esterno del Duomo di Bolzano, che sulla sua strada incontrò una campana che mise tragicamente termine al suo viaggio, come racconta la scritta. A terra si vede il suo cappello munito di conchiglia.